“Un dente per vedere| da ciechi, a vedenti grazie ad un dente”

Tornare a vedere grazie ad un dente

Ricostruire la cornea tramite un dente e restituire la vista persa. E’ l’operazione incredibile svolta a Marsiglia su tre pazienti dai professori Luigi Hoffart di servizio Oftalmologia dell’ospedale LaTimone e Laurent Guyot, del reparto maxillo-facciale dell’Ospedale Nord.

dentina e plexiglas

un dente per tornare a vedere

Osteo odonto cheratoprotesi

Questa tecnica davvero particolare mira a ripristinare l’acutezza visiva nei pazienti con perdita della vista in conseguenza di gravi ustioni agli occhi. Come si chiama questa tecnica? Osteo-odonto-cheratoprotesi, vale a dire, una protesi con osso dentale e plexiglass. Questo protocollo chirurgico consiste nell’utilizzare effettivamente il tessuto dentale come supporto per una protesi di plexiglas. Tipo un piccolo oblò per il cristallino dell’occhio rendendo la funzione di permettere alla luce di raggiungere la retina e quindi tornare a vedere, almeno in parte.

osteo odonto cheratoprotesi

osteo odonto cheratoprotesi

Utilizzata la dentina

Il professor Laurent Guyot spiega che in questi pazienti si è riscontrato “che il loro tessuto oculare era così danneggiato, che un trapianto di cornea era diventato impossibile“. Specificando anche che “al di sotto, l’occhio era rimasto integro.” Il tessuto dentale particolare, denominato dentina, è impiegato per questo scopo ed ha il vantaggio di non riassorbirsi. A differenza dei materiali sintetici o anche delle ossa, che finiscono per essere rigettati.

Coltivazione nella guancia

Il dente rimosso viene preparato in modo da ottenere una superficie piana in cui è inserita la lente in plexiglas. A quel punto questa strana protesi corneale è posta in “cultura” nella guancia dei pazienti per promuovere la fibrosi, un processo di trasformazione dei tessuti dentali in tessuti fibrosi suscettibili di essere utilizzati per l’occhio. “La coltivazione di sei mesi nello zigomo permette la vascolarizzazione della protesi. I tessuti creati intorno renderanno possibile l’impianto”, spiega il professor Guyot.

Due successi su tre casi

Nonostante questa attenta procedura, il successo del trapianto non è garantito al 100%. Così, nelle tre operazioni eseguite, una ha fallito. Per entrambi gli impianti di successo tuttavia, l’operazione ha permesso ai pazienti di passare da una vaga percezione della luce ad una acuità visiva intorno a 1/10. In assoluto è un piccolo visus ma è enorme se si considera che entrambi i pazienti erano quasi ciechi. Per ora, gli ospedali di Marsiglia sono gli unici in grado di fare questa straordinaria operazione che incontra un crescente successo.