Rimuoviamo la neo formazione ossea. Estraiamo il settimo e successivamente inseriamo l’impianto endoosseo.
Cisti ossea con l’ottavo incluso nella stessa.
Nella prima radiografia vediamo la cisti ossea con l’ottavo incluso nella stessa formazione patologica.
Le radici del settimo, cioè del dente prima della neoformazione, sono parzialmente erose dalla cisti stessa.
Quindi la rimuoviamo, estraiamo il settimo e contestualmente estraiamo anche l’ottavo superiore dello stesso lato.
2) Nella seconda radiografia notiamo la rigenerazione ossea avvenuta in quattro mesi.
3) Nella terza radiografia vediamo l’impianto immerso nell’osso di neo formazione e la riabilitazione protesica dello stesso.
Chirurgia pensando al domani
L’intervento consiste nel rimuovere la cisti ossea, e contemporaneamente rimuovere anche il dente più vicino. Rigeneriamo la cavità residua con innesto osseo autologo e membrana. Questa rigenerazione ossea mediata da membrana è il primo passo verso il futuro. Infatti dopo pochi mesi la cavità chirurgica residua, si è ricostituita da osso di neo formazione. In questo osso “nuovo” inseriamo un impianto endoosseo e lo protesizziamo successivamente. Quindi abbiamo risolto il problema chirurgico e contemporaneamente abbiamo programmato il futuro, per riabilitare la zona edentula.