Magnetic Mallet

Il Magnetic Mallet è uno strumento totalmente innovativo destinato alla chirurgia odontoiatrica ed implantologica, che trova le sue principali applicazioni nel rialzo del seno mascellare, nei protocolli di compattazione ed espansione ossea verticale ed orizzontale, e più in generale in tutti i casi in cui normalmente si utilizza il martello chirurgico.
Attraverso una serie di calibrati e predefiniti impulsi elettromagnetici consente al chirurgo di effettuare i rialzi di seno mascellare e le espansioni ossee in modo molto più preciso, più veloce e di gran lunga meno invasivo per il paziente.
L’apparecchio sfrutta l’impatto elettromagnetico, che permette di avere una forza d’urto di alta intensità e di brevissima durata tale da ottenere la deformazione plastica dell’osso, ma senza propagarsi in tutta la scatola cranica, come avviene usualmente con i colpi del martello chirurgico. È per questo che l’utilizzo del Magnetic Mallet previene nel paziente la cosiddetta sindrome vertiginosa parossistica benigna, ossia la sintomatologia postoperatoria di tipo vertiginoso.

Applicazioni ed indicazioni

Velocizza le procedure chirurgiche rispetto agli strumenti manuali o tradizionalmente utilizzati e non genera calore nel tessuto osseo, non necessitando quindi dell’irrigazione.
Impattando il tessuto osseo ad altissima velocità, gli osteotomi e le lame aumentano in modo esponenziale la capacità di deformazione plastica dell’osso riducendo al minimo l’inerzia.
Le 4 differenti intensità di lavoro previste dallo strumento permettono al chirurgo di modulare la forza a seconda della tipologia di intervento e di osso ricevente, operando con maggiore margine di sicurezza e precisione. Inoltre le intensità preimpostate consentono una ripetibilità dei protocolli molto difficile/impossibile da ottenere con gli strumenti manuali.

Impatto elettromagnetico

Il manipolo ergonomico del Magnetic Mallet si utilizza con una sola mano e gli impulsi vengono impartiti con un comando a pedale, lasciando l’altra mano libera consentendo una maggiore visibilità in campo operatorio. I numerosi clinici che hanno già adottato questo strumento nella quotidianità della pratica implantologica riferiscono tutti la medesima sensazione di estrema precisione nella fase di penetrazione dei bone expander. Infatti un osso con un guscio molto corticalizzato ed un interno scarsamente mineralizzato per sua natura solitamente devia il corso dell’osteotomo manuale quando esso passa da una interfaccia all’altra. Inoltre la stessa dinamica del martello chirurgico talvolta trasmette all’osteotomo forze non esattamente ortogonali al piano di lavoro, causando accidentali spostamenti d’asse che in mani non esperte sono di difficile gestione.