Sindrome respiratoria acuta: evitiamola.

Minimizziamo il rischio di ricovero ospedaliero curandoci a casa

Il punto chiave è il dover agire prima della sindrome respiratoria acuta e dell’esito positivo del tampone.
L’obiettivo è quello di non dare modo all’infezione di diffondersi nell’organismo, cercando di inibire la fase infiammatoria provocata dal virus. Questa è la più grave e, nella maggior parte dei casi, quella più bisognosa di assistenza ospedaliera. Parliamo della sindrome respiratoria acuta.

«Appena si avvertono i sintomi come febbre, tosse, spossatezza, dolori ossei e muscolari, mal di testa:»

non aspettare l’esito del tampone già eseguito.
non aspettare l’arrivo del medico né l’aggravarsi dei sintomi per poi rivolgersi al Pronto soccorso.
Ma agire come si fa con le virosi delle alte vie respiratorie, evitando l’insorgenza della sindrome respiratoria acuta.

curare a casa il covid-19

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I farmaci consigliati

sarebbero mirati a battere sul tempo l’arrivo della sindrome respiratoria acuta, la stessa che permetterebbe al virus di arrivare ai polmoni:

Nimesulide, ovvero Aulin. Nella dose consigliata di 100 milligrammi due volte al giorno, dopo i pasti, per un massimo di 12 giorni.
Aspirina, 500 milligrammi due volte al giorno
Celecoxib e tutti gli “inibitori della ciclo-ossigenasi 2”. Farmaci come l’artilog e il celebrex. Il medico può prescriverne una dose iniziale di 400 milligrammi seguita da una di 200 nel primo giorno di terapia, e poi un massimo di 400 milligrammi per giorno nei giorni successivi, se necessario.
Corticosteroide se la febbre persiste insieme ai dolori articolari
In caso di tampone positivo procedere invece con esami specifici: conto dei globuli rossi e bianchi, creatinina per la funzione renale, PCR che indica se l’infiammazione sta andando avantied aiuta a scongiurare la sindrome respiratoria acuta.

Curare a casa il covid-19

Corona Virus Healthcare Concept. Coronavirus 2019-nCoV Pandemic Sars Fever.

Se i valori sono nella norma:

E vogliamo scongiurare la sindrome respiratoria acuta dobbiamo continuare con Aulin o Aspirina attenendo il naturale esaurimento della malattia nel giro di 10 giorni

«Se gli esami dovessero risultare fuori norma:

radiografia al torace, se possibile eseguita anche a casa.
cortisone
ossigeno
antibiotico solo in caso in cui la radiografia mostri una sovrapposizione batterica

Ulteriore distinzione tra sintomi lievi e sintomi moderati

Sintomi lievi: febbre non superiore a 38°C e/o lieve sintomatologia respiratoria e/o dolore muscolare
Sintomi moderati: febbre persistente superiore ai 38.5°C per 96 ore con tosse e con dispnea da sforzo. Saturazione dell’ossigeno a riposo maggiore o uguale del 93% oppure maggiore o uguale al 90% in pazienti con patologie polmonari croniche
Sia in caso di sintomi lievi che moderati il protocollo indica come farmaci utili per scongiurare la sindrome respiratoria acuta:

Ibuprofene: brufen, moment, nurofen ecc.

Acido acetilsalicilico (Aspirina)

Paracetamolo: tachipirina che però non è dotata di attività antiinfiammatoria

L’uso di Eparina deve essere considerato su soggetti over 60 con ridotta mobilità o presenza di altri fattori di rischio. Il cortisone sarebbe invece da considerare solamente dopo 5-7 giorni dall’esordio dei sintomi e «da evitare in chi non presenta segni di compromissione respiratoria». Sugli antibiotici invece l’indicazione generale è quella di non prevederne l’uso nella prima fase dell’infezione per introdurli solo in caso di sovrainfezione batterica.

Dr. Trinchieri Stefano