Il diabete mellito
descrive un disordine metabolico a origine multipla, caratterizzato da iperglicemia (aumento del glucosio nel sangue) cronica. Sono presenti alterazioni del metabolismo di carboidrati, grassi e proteine, risultanti da difetti della secrezione di insulina. L’insulinac è un ormone prodotto dal pancreas che regola il glucosio nel sangue.
Il diabete è una delle più comuni malattie croniche e rappresenta un problema di salute mondiale, in particolare il diabete tipo 2, che include il 90% dei pazienti diabetici. Il numero dei pazienti con diabete sta aumentando in modo allarmante con l’età, l’obesità e la diminuzione di attività fisica.
L’organizzazione mondiale della sanità
evidenzia come al 2014 il numero di malati aveva raggiunto quota 422 milioni. Questo numero è quasi quattro volte i diabetici accertati nel 1980. Nel 1980 i malati di diabete,infatti, erano 108 milioni. La malattia ha causato 1,5 milioni di morti nel 2012, ma nello stesso anno è stata indirettamente responsabile di altri 2,2 milioni di morti. Probabilmente nel 2030 nel mondo ci saranno 366 milioni di malati.
La malattia
è diventata la maggior causa di cecità, insufficienza renale cronica, amputazioni di arti inferiori e malattia cardiovascolare. Di conseguenza tutti gli odontoiatri devono conoscere il diabete, quali differenze ci siano nelle cure e che misure di sicurezza adottare nel diabete scompensato. Inoltre la malattia parodontale può influenzare negativamente il controllo del diabete. È prudente monitorare lo stato del controllo della glicemia del paziente e l’importanza della valutazione dello stato orale e delle cure dentali.
in Italia ci sono attualmente circa 3.500.000 di pazienti con diagnosi di diabete, oltre a un numero stimato di circa 1.500.000 di pazienti trattati dal medico di medicina generale o non diagnosticati.
Cavo orale e diabete
Questa patologia generale riveste un ruolo importante nell’insorgenza di numerosi quadri patologici del cavo orale. In primo luogo di carattere parodontale. Le lesioni parodontali si osservano solo in presenza di placca e tartaro e hanno una maggiore gravità nei soggetti diabetici.
Infine, altre importanti manifestazioni orali riscontrabili nel paziente diabetico sono: xerostomia, glossopirosi, alitosi acetonemica. Inoltre carie dentali, stomatiti polimicrobiche e particolare predisposizione alle infezioni da Candida.
Diabete : malattia subdola
Microangiopatia diabetica
Microangiopatia
Il processo modifica, la nutrizione dei tessuti, la diffusione dell’ossigeno e l’eliminazione dei metaboliti.
A ciò si associa un deficit di perfusione ematica e della migrazione leucocitaria, rendendo i tessuti più suscettibili alle aggressioni microbiche.Difetti della risposta immunitaria
Alterazione delle cellule ematiche
Nella patologia diabetica si verifica una riduzione dell’attività chemiotattica dei neutrofili e di quella fagocitaria dei macrofagi, che potrebbe essere responsabile dell’alterata risposta dei tessuti parodontali nei confronti della placca batterica.
Alterazioni nel connettivo parodontale
La sintesi di collageno diminuisce, e diminuisce la sua solubilità e la degradazione del collageno di nuova sintesi. Inoltre c’è una bassa produzione di fattori di crescita piastrinici ed epidermici da parte dei monociti. Inoltre c’è una riduzione della produzione di matrice ossea da parte degli osteoblasti. Questi sono responsabili della maggiore difficoltà nella guarigione delle ferite in pazienti affetti da diabete mellito.
Cosa deve fare il tuo dentista
La parodontite e il diabete sono cioè correlate al punto che è stata teorizzata una relazione a due vie: il soggetto con diabete ha una tendenza a sviluppare parodontite e il soggetto con parodontite ha una tendenza a sviluppare diabete.
La cavità orale e i suoi annessi nel diabetico non sono diversi da quelli del non diabetico, ma sono sottoposti maggiormente allo sviluppo della placca batterica.
I protocolli terapeutici da adottare per ogni tipo di protocollo di intervento conservativo, endodontico, parodontale o protesico non differiscono sostanzialmente da quelli utilizzati nel soggetto sano.
il diabete non costituisce una controindicazione alla terapia odontoiatrica, anche chirurgica.
Il controllo glicemico
è di fondamentale importanza nella gestione del diabete mellito. Studi clinici hanno dimostrato come il compenso glicemico si associ alla riduzione dell’incidenza di complicanze microangiopatiche (retinopatia, nefropatia e neuropatia) e cardiovascolari.
Microangiopatia:significa letteralmente una patologia dei microvasi del circolo sanguigno.
Raccogliere un’attenta anamnesi
per evidenziare il tipo di diabete, la durata della malattia, la presenza di eventuali complicanze, la terapia diabetologica e quella concomitante in atto. Proprio per questo vale la pena di ricordare che la maggior parte dei pazienti diabetici è in trattamento anche con farmaci anticoagulanti/antiaggreganti, antiipertensivi, ipolipidemizzanti.
Valutare il compenso glicemico mediante il valore dell’emoglobina glicata (HbA1c). Controllare lo scrupoloso rispetto della terapia medica.
Facilmente il paziente è in terapia con acido acetilsalicilico (cardioaspirina) per cui è utile instaurare le relative precauzioni per evitare eccessivi sanguinamenti post-estrattivi.
Il tuo dentista sa cosa fare
L’odontoiatra deve informare il paziente del maggior rischio di malattia parodontale e della corrispondenza biunivoca che lega le due patologie. In particolare dell’aumentato rischio cardio-vascolare e di complicanza renale e quindi dell’utilità di una sana situazione parodontale anche per l’andamento del diabete.
In occasione della prima visita rilevare con apposita cartella clinica la situazione parodontale con parodontal screening record (PSR).
Se c’è Paradontite?
Qualora sia presente parodontite, intervenire con adeguato programma terapeutico e inserire il paziente in un programma di regolari visite di monitoraggio e prevenzione secondaria.
Quando il paziente presenta una parziale perdita di elementi dentali, si evidenzierà l’importanza di una corretta masticazione per una buona alimentazione, fondamentale cardine della terapia del diabete mellito.
Ma il tuo dentista tutto questo lo sa. Perciò vai dai lui in tutta tranquillità e segui le sue indicazioni.