“Depressione stagionale| come affrontarla”

La temperatura scende.

Le ore di luce diminuiscono. Si esce meno di casa. E molti cominciano a sentirsi strani, più malinconici e tristi del solito. Una sensazione che di solito passa dopo un breve periodo di acclimatamento, tranne che per qualcuno. Qualcuno per cui questi sintomi durano fino all’arrivo della primavera. In questi casi, e secondo alcune stime rappresentano addirittura una persona su tre, si parla di disturbo affettivo stagionale. Il disturbo stagionale è chiamato anche Sad. un tipo di depressione che, per l’appunto, colpisce solo durante determinate stagioni dell’anno . Oltre a quelli già citati, i sintomi includono anche la sensazione di letargia, ossia stanchezza, affaticamento e mancanza di energia, e un appetito maggiore della norma, in particolar modo verso i carboidrati. Vediamo più in dettaglio di cosa si tratta e come la si può fronteggiare.

Depressione stagionale

Da cosa è causata?

Come hanno spiegato su The Conversation due esperti della Rcsi University of Medicine and Health Sciences, la depressione stagionale potrebbe essere innescata da un malfunzionamento del nostro “orologio interno”. Parliamo del cosiddetto ritmo circadiano, legato principalmente al ciclo luce-buio. Ma c’è dell’altro. Si ritiene, infatti, che la depressione stagionale sia un disturbo complesso e multifattoriale, legato forse anche a un malfunzionamento dell’ipotalamo. L’ipotalamo è l’area del cervello che regola l’umore, il sonno e l’appetito. Oppure può essere provocato da una produzione eccessiva di melatonina che è un ormone che controlla il ciclo sonno-veglia. Ma anche di serotonina che è un ormone responsabile del controllo dell’umore. L’ultima possibilità è particolarmente suggestiva, dal momento che la produzione di serotonina è legata alla vitamina D. Tutti sappiamo che la vit D è a sua volta secreta dall’organismo quando la pelle è esposta alla luce solare. In autunno l’esposizione al sole diminuisce, quindi…….

depressione stagionale

Cosa fare?

Passeggiate alla luce del sole. Come già detto, l’esposizione alla luce solare sembra giocare un ruolo molto importante nella comparsa della depressione stagionale. Anzitutto di mattina, per almeno qualche minuto, in modo da “ricordare” al proprio orologio interno che è ora di svegliare corpo e mente. E poi almeno un’altra volta prima del tramonto del sole. Uno studio ha mostrato che i soggetti che escono una volta al giorno per fare una passeggiata all’aria aperta beneficiano di un miglioramento di tutti i sintomi della depressione stagionale rispetto a chi resta in casa.

Terapia con la luce: E se il Sole è coperto dalle nuvole? In questo caso, si può provare la cosiddetta terapia con la luce: si tratta di sedere davanti a una fonte di luce molto intensa (circa 10mila lux, ottenuta con un’apposita lampada) per circa 30 minuti al giorno, di solito nelle prime ore della mattina.

Terapia psicologica: La terapia psicologica d’elezione per trattare la depressione stagionale è la cognitivo-comportamentale. In questa terapia dobbiamo tendere a focalizzare e a sostituire i pensieri negativi legati alla stagione invernale con pensieri più positivi.

Terapia farmacologica. Sono naturalmente disponibili anche dei farmaci, più o meno gli stessi associati alla depressione maggiore. Si tratta, per esempio, dei cosiddetti inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (Ssri).  Ovviamente vanno assunti solo dopo il consulto e la prescrizione di un medico.

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