“Giovani: bisogna vaccinarli?”
Quanto è importante vaccinare i nostri figli?
Per i più giovani, negli Stati Uniti è stata approvata la somministrazione del vaccino agli adolescenti e ai bambini. E tra poco anche l’Unione europea potrebbe prendere la stessa decisione. Qual è il razionale? E quale il rapporto rischi/benefici? Ecco quello che sappiamo finora sulla vaccinazione dei più giovani.
In prima istanza, infatti, posiamo pensare che, una volta certi che il vaccino sia sicuro ed efficace sui giovani e giovanissimi così come sta dimostrando di esserlo sugli adulti, la scelta più naturale sia quella di procedere a vaccinare tutti.
vaccinare i giovani
Uno dei punti imprescindibili per comprendere meglio la questione
sta anzitutto nel fatto che fino a questo momento, innegabilmente, i giovani e i giovanissimi sono stati risparmiati dalle forme più gravi della malattia. Per questo motivo ci chiediamo quali possano essere realmente i benefici di una protezione somministrata a un gruppo di persone che tipicamente soffrono della malattia in forma lieve? Oltre alla protezione, è importante la questione della trasmissione. In questo momento non abbiamo abbastanza dati epidemiologici che ci consentano di capire se e quanto i giovani siano diffusori della malattia. Inoltre la discussione polarizzata riguardo all’apertura/chiusura delle scuole, e ciò ne è un esempio lampante. Infine, dicono gli esperti, bisognerebbe anche tener conto delle differenze tra l’immunità indotta dal vaccino e quella indotta dall’infezione naturale sui soggetti più giovani, tema su cui sappiamo ancora troppo poco.
Vaccinare a scuola
Covid-19 nei bambini
Al momento, i dati che abbiamo raccolto a livello globale suggeriscono che la gravità di Covid-19 nei giovani e nei bambini al di sotto dei 12 anni sia simile a quella dell’influenza.
Ci sono però da tener presenti almeno altre due questioni. La prima: il fatto che, per quanto raro, può accadere che un giovane sviluppi una forma grave di Covid-19. Al momento la stima di mortalità è di circa un caso su mille, anche se probabilmente è più bassa. Secondo: il problema delle varianti. Per il momento non sembrano essere particolarmente pericolose per giovani, bambini e adolescenti. Potrebbero emergerne di diverse, come effettivamente avvenne per la Mers, e in questo caso le vaccinazioni pediatriche potrebbero diventare all’improvviso una priorità.
Veniamo a quello che probabilmente è il punto più importante e delicato
la questione della trasmissione del virus: quanto vi contribuiscono i giovani, i bambini e gli adolescenti? Sappiamo per certo che la vaccinazione di massa riduce significativamente i contagi, e sappiamo anche che bambini e adolescenti, generalmente, hanno più contatti sociali degli adulti. Per queste ragioni, è lecito pensare che la vaccinazione dei più giovani possa ridurre la circolazione del virus proteggendo, a cascata, anche i soggetti più adulti
Dr. Trinchieri Stefano