“Coronavirus contagio e Sanita’: modello Italiano o Anglo-Tedesco”


Gli stili strategici di gestione sono essenzialmente due:

1) Non si contrasta il contagio, si lascia tutto così com’è e si lascia fare alla natura. Questo è ciò che stanno facendo in Inghilterra, Germania e parzialmente in Francia.
2) Si contrasta il contagio contenendolo il più possibile con provvedimenti emergenziali di isolamento della popolazione. Cioè parlo del modello cinese, italiano e sud coreano.
L’adozione del modello di contenimento dell’infezione, ha costi economici devastanti ma cerca di salvaguardare l’intera popolazione. Questo modello, anti contagio, però presuppone un servizio sanitario efficiente con un alto numero posti letto e di respiratori per la terapia intensiva. Inoltre sono necessari i tamponi per svelare la positività al coronavirus, fatti a gran parte della popolazione. Tutto ciò per evitare la polmonite interstiziale che è causa di morte.

Coronavirus

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Immunità di gregge

in caso di contagio massiccio della popolazione – in Germania, ad esempio, Angela Merkel prevede un 60-70% di contagiati. Nessun servizio sanitario nazionale, al mondo, sarà in grado di prestare le cure necessarie a tutta la percentuale di malati da ricoverarsi in terapia intensiva. Lo stesso ragionamento è fatto dal governo Inglese. Però, in questo caso, una quota degli ammalati viene così condannata a morte in anticipo.

La quota di popolazione che viene pre-condannata a morte è in larga misura composta di persone anziane e/o già malate, e pertanto la sua scomparsa non compromette la funzionalità del sistema economico. Al contrario la favorisce, alleviando i costi del sistema pensionistico e dell’assistenza sanitaria e sociale nel medio periodo, per di più innescando un processo economicamente espansivo a lungo termine.

Sanita’ e politica

Soprattutto, la scelta del modello Inglese/Tedesco accresce la potenza economico-politica relativa dei paesi che lo adottano rispetto ai loro concorrenti che adottano il modello Italiano/Cinese, che devono scontare il danno economico devastante che comporta. Approfittando delle difficoltà dei loro concorrenti, le imprese dei paesi dell’”immunità di gregge” potranno rapidamente sostituirsi ad essi, conquistando significative quote di mercato e imponendo loro, nel medio periodo, la propria egemonia economica e politica.
La scelta di sacrificare consapevolmente una parte della popolazione, economicamente e politicamente poco utile a vantaggio della potenza che può sviluppare il sistema economico-politico. In pratica la scelta di liberarsi dalla zavorra per essere esclusivisti e competitivi economicamente, schiacciando i paesi a livello economico inferiore.

Aiutare il prossimo

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La scelta italiana

del modello assistenziale ha ragioni Cattoliche, quelle derivanti dal disordine costituzionale, e dalla incapacità dei politici a creare una Sanità efficiente. Quindi consapevoli nei nostri difetti politici e istituzionali e del nostro credo religioso, per ragioni profonde e semiconsapevoli, nei pregi della civiltà e della cultura a cui l’Italia continua ad ispirarsi, specie nei momenti difficili, abbiamo scelto questa strada. Perciò siamo stati senz’altro umani e civili, e forse anche strategicamente lungimiranti. Mi sembra più giusto il nostro di atteggiamento, rispetto a quello dell’immunità di gregge. O no?
Cerchiamo di salvare tutti: giovani, bambini, adulti e vecchi. Forse sarà politamente antieconomico, forse ci sottometterà al giogo anglo-tedesco, ma sicuramente è il più umano, solidale e trasparente che la nostra classe politica potesse proporci in tema di urgenza nell’ambito sanitario.

Dr. Trinchieri Stefano.