Quando ce ne accorgiamo?
A volte ci capita di fare un controllo radiografico ad un adolescente intorno ai15 16 anni. Spesso ci accorgiamo che uno o entrambi i canini superiori si sono coricati orizzontalmente rispetto agli altri denti. Oppure sono orientati secondo un asse che non li potrà portare a scendere nell’arcata dentaria nella giusta posizione. La stessa cosa capita anche nei controlli radiografici sugli adulti.
E’ curabile
Il canino superiore incluso è una condizione spesso reversibile. La posizione anomala dell’elemento si verifica quando il canino persiste in posizione intraossea dopo il periodo eruttivo. In particolare, il canino perde definitivamente la potenzialità eruttiva allo stadio di maturazione vertebrale. Comunque non oltre il 18° anno d’età.
Ortopanoramica
Cone beam | tac
Cosa fare?
Il metodo migliore per la gestione del canino incluso nel palato è l’esposizione chirurgica e la conseguente trazione ortodontica dell’elemento.
Un corretto approccio multidisciplinare permette di risolvere l’anomalia ed evitare le possibili complicanze estetiche, funzionali e biologiche, come la formazione di cisti ed il riassorbimento radicolare degli incisivi.
La decisione di esporre o rimuovere un canino incluso è influenzata dalla posizione del dente nell’osso mascellare o mandibolare. Il canino incluso può essere presente sia nell’arcata superiore che in quella inferiore, sia in posizione vestibolare ( cioè esterna ai denti) che in quella linguale o palatina (cioè dalla parte interna della bocca).
intervento chirurgico
Tac: visione palatina
cone beam canino incluso mandibolare
la trazione con elastici dopo la disinclusione canino
Ortopanoramica
Poiché la localizzazione dell’elemento è abitualmente stimata per mezzo di immagini radiografiche, queste sono considerate fondamentali per classificare ed inquadrare in un contesto clinico/terapeutico l’anomalia.
La radiografia panoramica è l’esame abitualmente richiesto durante l’ultima fase di dentizione mista ogniqualvolta la bozza canina risulti assente alla palpazione.
Sulle radiografie panoramiche i più importanti indicatori prognostici di inclusione canina sono l’alta posizione del canino rispetto al piano occlusale e la sua radice severamente inclinata. Ciò è indicato dall’angolazione dell’asse lungo del canino rispetto alla linea mediana e dal suo grado di sovrapposizione rispetto agli incisivi adiacenti.
Combinare differenti tecniche radiografiche permette una più completa valutazione tridimensionale.
Ma cosa fa il chirurgo in questi casi?
Semplice: si disinclude il canino dall’osso che lo contiene, si aggangia con degli elastici che lo guidano nella giusta posizione, ed infine s’inserisce nell’arcata dentaria con l’ausilio dell’ortodonzia.
I tempi? Non meno di 18/24 mesi, ma ne vale davvero la pena, considerando che il canino giuda i movimenti di lateralità ed ha valenza altamente estetica, oltre a poter determinare nella sua posizione anomala la compromissione o la perdita degli elementi dentari vicini. Perciò esistono serie ragioni funzionali ed estetiche che ci devono far prendere in esame la possibilità di trattare e salvare questi elementi dentari inclusi.