” Omicron | ultima variante”
La somiglianza col virus del raffreddore
La variante omicron di Sars-Cov-2 assomiglia un po’ di più a un coronavirus del raffreddore. Un team di ricercatori della società Nference Lab, con sede in Massachusetts (Stati Uniti), avanza l’ipotesi per cui omicron avrebbe “rubato” una breve sequenza del genoma di un altro virus. Ciò gli conferisce così, alcuni aminoacidi che lo rendono più “umano”. In questa maniera acquisce una maggiore capacità di trasmettersi e infettare, causando però sintomi più lievi. Attenzione, però: la revisione paritaria solamente potrà dare ad omicron la patente di virus meno pericoloso. Questo non significa che Sars-Cov-2 diventerà automaticamente un raffreddore, ma siamo sulla buona strada.
Nuove mutazioni
Gli autori dello studio hanno confrontato il genoma di omicron con quello delle altre varianti preoccupanti (variant of concern o voc) e di interesse (variant of interest, voi) di coronavirus, nonché con quello di altre migliaia di sequenze del patogeno archiviate nei database genetici. Hanno così appurato che ben 26 mutazioni sulla proteina spike di omicron non si trovano in nessun’altra versione di Sars-Cov-2 finora identificata.
Una di queste alterazioni (una inserzione, cioè l’aggiunta di lettere al codice genetico) è chiamata ins214EPE ed ha attratto l’attenzione degli esperti perché è del tutto simile a una sequenza presente in altri virus umani, come quelli del raffreddore (ma non solo).
Omicron
L’ipotesi di coinfezione
Per questo motivo i ricercatori ritengono che l’inserzione che ha creato omicron, possa essere il risultato di un fenomeno di ricombinazione avvenuta all’interno di uno stesso organismo coinfettato. Cioè entrambi i virus si trovano all’interno di cellule della stessa persona. Ad esempio una persona con un sistema immunitario compromesso. Semplificando, Sars-Cov-2 potrebbe essersi ritrovato a infettare una cellula (delle vie respiratorie o gastrointestinale) insieme a un altro virus. Poi mentre entrambi si stavano replicando, avrebbe “rubato” una piccola parte del materiale genetico del “coinquilino”.
Variante omicron, ecco come è cambiato il coronavirus
Questo piccolo furto, sostengono sempre gli scienziati di Nference, potrebbe essere il motivo per cui omicron sembra essere ancora più contagiosa di delta. Ciò accade perché quel pezzettino in più la adatta meglio al nostro organismo permettendole di eludere le difese immunitarie. Però allo stesso tempo quel pezzettino è meno virulento, cioè in grado di provocare una malattia più lieve.
Variante omicron
Ultime indiscrezioni
Ultimi aggiornamenti su omicron arrivano da Willem Hanekom, direttore dell’African Health Research Institute, che, intervistato dalla Bbc. Egli conferma come i primi dati indichino che la nuova variante omicron si stia diffondendo in modo davvero molto rapido in Sudafrica, più veloce che nelle tre ondate precedenti. “Praticamente tutti i casi che vediamo in Sudafrica in questo momento sono omicron”, ha dichiarato. Tuttavia, sembra anche che il tasso di reinfezione sia attorno all’1%, ossia che per chi ha già contratto Sars-Cov-2 in passato ci siano poche probabilità di essere infettato di nuovo da questa variante. Le persone colpite, inoltre, sono per lo più giovani non vaccinati, in cui la malattia si è manifestata in forma lieve.