“Elettricita’ dal sangue”

Creare elettricità dal flusso sanguigno

sangue come nuova batteria del futuro?

Una nuova, innovativa ricerca è stata pubblicata sulla rivista Angewandte Chemie. Secondo lo studio potremmo generare un minimo quantitativo di elettricità sfruttando il flusso sanguigno nel corpo umano.
La ricerca, portata avanti da una squadra di scienziati dell’Università di Fudan di Shanghai, è basata su una particolare fibra. Tale fibra ha uno spessore inferiore al millimetro, e genera energia elettrica quando è circondata da una soluzione salina che scorre e produce elettricità dal sangue. Tale fluido che scorre è proprio rappresentato dal sangue che scorre attraverso i vasi sanguigni. Così potremo creare elettricità dal sangue

Elettricità dal sangue

elettricità dal sangue

Scoperta futuristica?

La ricerca è basata su un principio costruttivo relativamente semplice. Una rete di nanotubi di carbonio è avvolta intorno ad un nucleo polimerico. I nanotubi riescono a generare elettricità se sono immersi in acqua fluida oppure in una soluzione salina. Quindi elettricità dal sangue.
Secondo questa teoria, il tutto crea un doppio strato elettrico intorno alla fibra. La soluzione fluente distorce, così,  la distribuzione simmetrica della carica, generando un gradiente di elettricità lungo l’asse.

nanogeneratore

nanogeneratore

Nanogenerator

Il dispositivo è denominato “fiber-shaped fluidic nanogenerator”. Abbreviato FFNG che sta per nanogeneratore fluido a forma di fibra. Esso mostra una buona efficienza di conversione oltre 20%. Buona elasticità, dimensioni e peso molto ridotti. Tutte caratteristiche che fanno pensare al meglio su come creare elettricità dal sangue e, sempre per quanto riguarda il futuro, ad applicazioni più fantascientifiche, almeno per il momento, che vicine alla realtà.

Gli scienziati statunitensi

stanno sviluppando un nanogeneratore, cioè un piccolo dispositivo che produce elettricità dal sangue che scorre nei vasi. L’elettricità può essere prodotta nei vasi sanguigni pulsanti o da un cuore pulsante.

Zhong Lin Wang e colleghi del Georgia Institute of Technology hanno affermato che un dispositivo del genere potrebbe alimentare dispositivi biomedici. Quindi possiamo dare energia a dispositivi impiantati e altri piccoli dispositivi elettronici, nonché promettere biosensing, monitoraggio ambientale ed elettronica personale.

I ricercatori hanno affermato di aver finora creato un nanodispositivo in grado di generare elettricità mentre è immerso in fluidi biologici o altri liquidi, utilizzando le onde ultrasoniche come fonte di energia.

Dr. Trinchieri Stefano.