Bifosfonati e chirurgia: nuovi orientamenti
La chirurgia odontoiatrica in pazienti in trattamento con bifosfonati rappresenta una sfida importante per gli operatori del settore. I bifosfonati sono farmaci comunemente utilizzati per trattare diverse condizioni, come l’osteoporosi e alcune neoplasie, poiché agiscono inibendo la riassorbimento osseo e migliorando la densità ossea. Tuttavia, il loro uso è stato associato a complicanze potenzialmente gravi a livello orale, come l’osteonecrosi della mandibola (ONJ).
Nonostante i rischi, con una pianificazione adeguata e precauzioni specifiche, è possibile eseguire interventi chirurgici odontoiatrici in pazienti che assumono bifosfonati mitigando i potenziali effetti avversi. La chiave per una gestione sicura è la valutazione approfondita della storia clinica del paziente e l’interazione con il medico curante, specialmente per coloro che assumono bifosfonati per via endovenosa rispetto a quelli per via orale.

Nuovi orientamenti e garanzia di sicurezza
Un approccio proattivo include l’ottimizzazione della salute orale preoperatoria. Ciò implica una corretta igiene orale, trattamenti odontoiatrici necessari per eliminare fonti di infezione e una visita di controllo per valutare la stabilità della malattia ossea. Inoltre, è consigliabile un’interruzione temporanea della terapia con bifosfonati, se possibile, secondo il parere del medico, prima dell’intervento chirurgico. Nel nostro centro utilizziamo le ultime disposizioni della commissione medica che ha studiato come possa essere fatta chirurgia in pazienti in cura con bifosfonati: e cioè facciamo una TAC a tempo zero, utilizziamo il prp (plasma ricco di piastrine e fattori di crescita) che impiantiamo nel sito post estrattivo, ed utilizziamo il laser post chirurgico. Il risultato di tutto ciò è una garanzia vicina al 100%.
Durante l’intervento, si dovrebbero utilizzare tecniche chirurgiche minimamente invasive, mentre post-operatoriamente, un’attenta gestione del dolore e l’impiego di antibiotici profilattici possono contribuire a ridurre il rischio di complicazioni.

La tranquillità e la salute del paziente trattato con bifosfonati al primo posto
Infine, la comunicazione continua tra il dentista e il medico curante è fondamentale per monitorare l’evoluzione del paziente.
In conclusione, sebbene i bifosfonati presentino potenziali rischi per la salute orale, un approccio ben strutturato e multidisciplinare permette di gestire con successo la chirurgia odontoiatrica in questi pazienti, mantenendo elevati standard di sicurezza e efficacia.