“Stato di gravidanza e dentista”

Nessun timore se sei incinta

perchè l’inizio del secondo trimestre, dalla 14a alla 20a settimana, è il periodo più sicuro, in stato di gravidanza per effettuare le procedure terapeutiche odontoiatriche. Durante questo periodo il rischio di interruzione della gravidanza è inferiore rispetto al primo trimestre e l’organogenesi è completata. Entro 20 settimane di gestazione l’utero in stato di gravidanza è posizionato al di sotto dell’ombelico. Perciò  i trattamenti odontoiatrici possono essere eseguiti con maggiore comodità sulla poltrona rispetto ai periodi successivi. Nel terzo trimestre, l’utero di dimensioni aumentate può premere sulla vena cava inferiore e sulle vene pelviche.  La pressione sulle vene può ostacolar il ritorno venoso al cuore. Tale diminuzione del ritorno venoso può provocare una riduzione della quantità di ossigeno erogata al cervello e all’utero in stato di gravidanza.

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curare i denti in gravidanza

L’anestesia è pericolosa?

Molte donne temono che l’anestesia dal dentista in stato di gravidanza possa causare danni al feto. Invece si può fare con tutta tranquillità, dal momento che si tratta di un tipo di anestesia esclusivamente locale e che viene eliminata dal nostro organismo in tempi brevi. Non può pertanto causare alcun danno al feto.
Anzi proprio lo stress legato al dolore dentale e alla paura del dentista può aumentare i livelli nel sangue di ossitocina e di prostaglandine. Queste sostanze stimolatrici delle contrazioni, possono loro stesse essere un pericolo per la gestante.

L’anestesia non mai è controindicata in stato di gravidanza, poiché gli anestetici locali comunemente utilizzati sono considerati farmaci “sicuri” perché per la loro composizione chimica non sono in grado di attraversare la membrana placentare.

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Le cure dentistiche in gravidanza

Qualora però ci fosse la necessità di curare un carie o di sottoporsi ad altri tipologie di interventi dentistici, non ti devi preoccupare. Le patologie dentarie possono essere trattate e curate sia durante la gravidanza che durante l’allattamento.

Se non ci sono urgenze, la cosa migliore sarebbe attendere il secondo trimestre di gravidanza per potersi sottoporre a interventi quali cura delle carie, estrazioni o altro.

Ma, se necessario, è possibile effettuare cure odontoiatriche in ogni trimestre di gravidanza.

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Quali farmaci adoperare?

Dall’inizio del quarto al nono mese dello stato di gravidanza, il dolore odontoiatrico  le complicanze infettive più frequenti sono le pulpiti o gli ascessi. Queste patologie  possono essere trattate anche farmacologicamente con farmaci che sono considerati ‘’sicuri’’ per la mamma e per il feto. Tra questi gli antibiotici appartenenti alla classe delle penicilline. Oppure eritromicina per le pazienti allergiche alle penicilline. Tra gli antidolorifici e gli antiinfiammatori, il paracetamolo, nome commerciale Tachipirina, è sempre il farmaco di elezione.

Per stare tranquilla….

È importante ricordare che nelle donne con una buona salute orale, c’è un aumento fisiologico del tasso ematico di estrogeni.  In stato di gravidanza ciò  può comportare l’ispessimento delle mucose orali e delle gengive. A causa di questi cambiamenti, in presenza di depositi placca batterica o tartaro, può aumentare il rischio di insorgenza di gengiviti e iperplasie gengivali. Tali iperplasie sono conosciute come “epulidi gravidiche’’. Esse possono causare dolore e sanguinamento gengivale, o antiestetici e fastidiosi rigonfiamenti. Queste condizioni fortunatamente, tendono a regredire dopo il parto con la riduzione degli estrogeni. Per ridurre il rischio di queste patologie parodontali, si consiglia alla mamma di eseguire un’accurata igiene orale domiciliare, visite di controllo e una seduta di igiene orale professionale ogni trimestre.