“DNA, geni, evoluzione e biodiversità”
Parole chiave: evoluzione e biodiversità
entrambe necessarie per cominciare a comprendere ciò che riguarda DNA geni ed evoluzione. Il nostro presente, viene dal passato attraverso le modificazioni del DNA e del patrimonio genetico. Ciò avviene in noi esseri umani, nei lunghi processi di cambiamento che ci rendono a uno stesso tempo simili e diversi tra di noi. La genetica è una scienza relativamente recente e Guido Barbujani, professore di Genetica all’Università di Ferrara se ne è occupato. Egli sintetizza la storia delle scoperte realizzate nell’ultimo secolo in questo campo. Inoltre accenna alle problematiche aperte da questi studi, e suggerisce interpretazioni di alcuni importanti situazioni attuali, visti alla luce delle più recenti conoscenze. Come spesso succede in biologia, scrive Barbujani, le cose sembrano semplici. Tutto ciò finchè se ne sa poco, ma più se ne sa più le semplificazioni vacillano.
DNA mutato e diversità
Non tutti i nostri acidi nucleici ci appartengono
Il genoma è una struttura complessa costruita con una sequenza dei nucleotidi che compongono il DNA di molte specie. La sequenza dei nostri acidi nucleici è ormai conosciuta. Però le regole sintattiche che ne organizzano il funzionamento sono ancora misteriose. Nel DNA umano si trovano infatti geni che potranno eventualmente essere tradotti in proteine che regolano quando e come questi processi dovranno avere luogo. Inoltre sono presenti zone intercalate di cui non si conosce ancora il significato, e geni responsabili della formazione delle diverse molecole di RNA. Ci sono molti avanzi di DNA di origine virale, sequenze di nucleotidi ripetute più e più volte…ecc. ecc. In conclusione, dice Barbujani, dei tre miliardi di nucleotidi che compongono il genoma di ogni cellula umana, un miliardo e mezzo non è veramente nostro ma deriva da virus che hanno inserito, nel nostro, il loro genoma. I geni veri e propri, comprese le regioni che ne controllano l’espressione, non arrivano al 15% del totale. Inoltre bisogna considerare i geni dei miliardi di microrganismi che non fanno parte del nostro corpo ma vivono all’interno del nostro organismo, diversi nei vari organi e indispensabili alla nostra vita.
DNA trasmissione e Biodiversità
All’evoluzione servono le differenze
La storia evolutiva raccontata dal DNA dei viventi che possiamo organizzare in un albero genealogico fin dalle origini. Ci parla delle differenze intervenute nei genomi nel corso dei miliardi di anni, delle separazioni tra le specie, della estinzione di altre. Perché ci sia evoluzione ci vogliono differenze. E le differenze nei genomi si manifestano nelle differenze tra gli individui e nella derivazione di nuove specie da specie parentali. La selezione naturale, intuita già da Darwin, ha permesso l’affermarsi delle differenze responsabili di quelle caratteristiche. se esse si dimostrano consone all’ambiente, la loro trasmissione si trasmette alla discendenza. E’ in questo modo che varia il DNA . Tutto ciò permetterà a quell’individuo “mutato” di vivere meglio e più a lungo in quell’ambiente. E è più vivi a lungo e più grande sarà la tua progenie.
DNA:terapia genica
Non esiste un gene della criminalità
Oggi sappiamo che ogni organismo ha un suo genoma personale. Per quel che riguarda gli umani, condividiamo con qualsiasi sconosciuto il 99,9% del nostro DNA. Tra due di noi ci sono almeno tre milioni di differenze ma la parte comune è derivata, in tutti, dai nostri antenati africani. Le nostre somiglianze e differenze morfologiche e fisiologiche, come anche molte nostre malattie, dipendono sia dalla costituzione genetica di ciascuno. Naturalmente la genetica va di pari passo con le condizioni ambientali in cui si vive. Però – ricorda Barbujani, non ci sono geni per la criminalità come non ci sono geni per l’intelligenza o geni per l’amore. Inoltre non è molto attendibile la ricerca genetica delle origini e delle parentele promessa dai servizi di lettura del genoma offerti in rete.